Opilio Faimali (1824 – 1894)
Fu il più grande domatore italiano dell’Ottocento. Esordì in Alsazia come cavallerizzo-acrobata in un avviato circo di proprietà di D. Guathier. Il Faimali acquistò in seguito un piccolo serraglio con il quale iniziò la carriera di domatore, raggiungendo una grande popolarità per la tecnica tutta sua che gli permetteva di addestrare le belve più pericolose. Nel 1858 sposò la vedova del celebre domatore Bidel. Con l’appellativo di ”re dei leopardi” il Faimali divenne famoso in Europa per i suoi interessanti e rischiosi spettacoli. Fu ricevuto a corte in Olanda, Gran Bretagna e suscitò l’interesse del Sultano di Costantinopoli e del Re d’Italia. Durante il conflitto franco-prussiano (1870-1871), scambiato per una spia, poco mancò che venisse fucilato a Tolosa. Rimasto vedovo, il Faimali nel 1872, sposò una giovane di Pontenure, Albertina Parenti, che aveva contribuito a fargli abbandonare il serraglio e a trasformarlo in gentiluomo di campagna; ”e se le vicende non gli concessero in seguito la pace familiare che egli sognava, lo legarono tuttavia alla sua terra di elezione, in cui la stima dei concittadini non gli venne mai meno. Rinunziato ormai anche all’ultimo giaguaro, del quale talvolta si serviva degli scherzi ai suoi concittadini, Opilio Faimali trascorse gli anni della maturità nella sua casa delle Colombare, e vi si spense il 13 settembre 1894[…]. Il 23 ottobre del 1960 a Pontenure si tennero delle manifestazioni per onorarne la memoria: fu scoperta una lapide sulla facciata d’ingresso del Municipio tutt’ora visibile. Fu un atto di riconoscimento dovuto ad un concittadino di adozione quale esso era. A Pontenure portano il suo nome la via che va dal Consorzio Agrario alla stazione ferroviaria ed un giardino pubblico dedicatogli nel corso delle celebrazioni tenute l’11 settembre 1994 in occasione del centenario della scomparsa.
Ultimo aggiornamento
8 Febbraio 2021, 10:52